Foto di Blue Fannies |
Con
l'apertura delle scuole, anche quest'anno hanno ripreso vita i gemellaggi.
Molti
di quelli avviati in passato, ormai diventati storia e patrimonio delle scuole
italiane e straniere coinvolte , continuano
e ne sono nati altri, richiesti da insegnanti che hanno conosciuto l'OPAM in
occasione del convegno per il quarantennale.
In
un periodo di precarietà economica e sociale che ha coinvolto il mondo
occidentale che si sta ripiegando su se stesso, il gemellaggio assume un
aspetto altamente formativo per i nostri studenti. L'educazione alla mondialità
, disciplina trasversale che non ha una valutazione in pagella, ma che è
indispensabile per la formazione globale della persona, trova nel gemellaggio
proposto dall'OPAM uno strumento valido per essere realizzata.
Il
gemellaggio non è una semplice relazione tra due studenti, bensì un rapporto
che si costruisce nel tempo e nello spazio tra comunità differenti sia nel modo
di studiare che nel modo di vivere. Il Sud del modo ci interpella, ci chiede di
stringere legami, di uscire dalla nostra autoreferenzialità. Sono tante le
richieste che ci arrivano dalle scuole straniere e non riusciamo a soddisfarle.
La nostra scuola soprattutto quella superiore, fa fatica ad impegnarsi in
questo ambito, per via dell'idea che non si possa perdere tempo, che non si
riesca a finire il programma, per timore che il gemellaggio possa distogliere
gli studenti dallo studio. Eppure se inserito nella progettualità annuale di
una classe, il gemellaggio apre
orizzonti nuovi, porta a farsi delle domande e a cercare delle risposte fuori
dai canoni convenzionali, insomma porta gli studenti a una consapevolezza di sè
e del mondo in cui vivono, amplifica conoscenze e competenze, non solo linguistiche.
Quando
arrivano i materiali prodotti dalle
classi, rimaniamo sempre stupiti e ammirati davanti alla profondità dei
contenuti e alla creatività delle realizzazioni, a significare che questa
attività sviluppa la mente e il cuore.
Desideriamo
ringraziare tutti voi docenti e ragazzi che
siete gemellati e vi chiediamo di scriverci. Mandateci commenti, pareri
sull'attività che fate e tutto quello che riceveremo verrà pubblicato sulla
rivista. Non è una gara, non si vince nulla, ma potrete essere i protagonisti
di una rubrica a voi dedicata.
Buon
lavoro
L'equipe
gemellaggi OPAM